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1. |
Disinkantesimo
04:42
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Un fiume di niente che smuove nuove bugie
la sua corrente di idioti e loro idiozie
E’ tutto cosi “deciso” qui
Non posso più tornare indietro e a casa ho
Libri mai letti avrai tutto il tempo per te
Ogni due passi una corda stretta forte
L’eutanasia del mondo
O sia la fine
E’ una simbiosi di belle speranze
Se penso a come nasce e si trasforma un uomo
nessun embrione é immune alla sua condizione
ma il vento spinge contro smuovendo i suoi batteri
qualsiasi embrione nasce e già il suo percorso é scritto
Pensati forte dove ti vuoi vedere
ma guardati bene da un facile pensare
le grandi idee, i grandi falò
parlare e non riuscire mai a dire
Se penso a come nasce e si trasforma un uomo
nessun embrione é immune alla sua condizione
ma il vento spinge contro smuovendo i suoi batteri
ci scaraventa altrove sarà obbligato al moto
E intorno a lui gli uomini scorreggiano poesie
vortici vertigini é un mondo di centrifughe impazzite
Se penso a come nasce e si trasforma un uomo
nessun embrione é immune alla sua condizione
Il bene e il male nel DNA paura
e più non vuoi e più ne avrai
ritornerò mi rivedrai
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2. |
Psicosonno
04:28
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Nella nebbia del mio sonno
Non mi vedo ritornare
E non provo più sentimento
Ne l’istinto di avere
Il dottore non sa
Che io cammino da ore
Calpestando carcasse
Lungo un lungo pontile
E non vedo più riva
E non vedo più niente
Ma non mi sento per questo perduto
Come dice lui.
Sono sempre da solo
E non incontro nessuno e niente
Nessuno e niente mi disturba
Nel volo
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3. |
Piccola foto ricordo
05:21
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Piccola foto ricordo scattata da me tempo fa
Sono i ricordi che hai addosso che ti stringono di più ora
Tutti gli amici vicini hanno preso lontani sentieri
Ci ritroveremo a fumare su un monte di ieri
Viali di lettere d’oro scolpite nel marmo
Io cammino
Cerco una data in comune per darmi risposte poco serie
Penso agli orrori dell’uomo e agli specchi in cui ci si riflette
Ai santi ai malati ed ai morti a chi ha un nobile cuore
Un ricordo
Mi stordisce il profumo dei fiori
C’è qualcosa che ho già conosciuto
Ma non so cos’é
Sto crescendo e mi stanno crescendo le ali
Io vorrei rimanere al tuo fianco
Spero ancora un pò
Piccola foto ricordo mi parla di te come stai?
Sotto le ombre degli iceberg ti penso e anche tu pensi a me
Curve semafori dossi
Ci hanno spesso minato i percorsi
Un ciglio che batte
Una scena mi sembra già vista
Piccola foto ricordo manda messaggi spontanei
Esce ed istaura un rapporto
E quando la carne è importante si è già putrefatta.
Un ricordo
Mi stordisce il profumo dei fiori
C’è qualcosa che ho già conosciuto
Ma non so cos’é
Sto crescendo e mi stanno crescendo le ali
Io vorrei rimanere al tuo fianco
Spero ancora un pò
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4. |
Tre altalene
03:52
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Che cosa cerchi qui
Tre altalene
Non ci sono più
Forse le sognai
Sono mai state qui
Certo le inventai
Tra brandelli di stoffa e carta
Cosa scopro di me
C’è qualcosa che ho avuto e che é
Stato mio per sempre
Se puoi dirmi di no
Non dirlo
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5. |
Pensando ad altre cose
03:34
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Cosa chiederei a una farfalla
Se parlassimo la stessa lingua
Forse ora...
Ma la montagna che non ho scalato
Si fa più nera e mi oscura gli occhi
Io che ho falciato camminando i fiori
Pensando ad altre cose.
Forse griderò il tuo nome
Se mai un giorno arriverò alla cima
Ma ho paura
Se la risposta fosse solo un eco
E le parole la mia unica provvista
Avrei percorso la strada invano
Perdendoti per sempre
Ammesso che io riesca so
Che non avrò mai indietro no
La mia scatola di orgoglio
Ti giuro non la cercherò
Tu mi hai insegnato a vivere
Ed io rido anche se
Vivere mi da dolore
Forse griderò il tuo nome
Se mai un giorno arriverò alla cima
Ma ho paura
Se la risposta fosse solo un eco
E le parole la mia unica provvista
Avrei percorso la strada invano
Perdendoti per sempre
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6. |
Tutti gli altri
02:10
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Quando hai bisogno di stare con te
Senza guardare e ascoltare
Niente
Quando non chiedi e non cerchi di più
Ecco che arrivano tutti
Gli altri
Sanno le cose che pensi e che vuoi
Come ti muovi e perché
Sei triste
Quando non chiedi e non cerchi di più
Ecco che arrivano tutti
Gli altri
Tutti gli altri
Tutti gli altri
Strano sentirsi non come gli altri
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7. |
Cosmonauta
03:42
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L’ultima stazione dove scendere
Dopo aver passato un’era in piena apnea
L’ultimo confine dove attendere
Voglio respirare un’ora d’aria
Dietro i vetri neri la mia nave è al buio ferma
Osservo le auto trai semafori
Chiuso in questa gabbia mi rifletto e penso
A come siamo liberi di scegliere
File parallele si combattono
Calme in apparenza e pronte a uccidersi
Segni inconfondibili confermano
Una congestione
Troppa imbecillità
E se ci penso e sono ancora qua
Dimmi
Che mi aspetto
Ora non ho più nessuna benda no
Tocco e vedo bene ciò che intorno ho
Circondato e immerso nel ridicolo
Seguo anch’io la loro direzione
Quale
Se ci penso io non so cos’è
Quello che mi aspetto
L’ultima stazione dove scendere
Voglio respirare un’ora d’aria
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8. |
Leep Nosi
04:54
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Se un giorno riuscirò ti regalerò le mie visioni
Tu non le umilierai
Non le darai via
Le custodirai
E dormirò fino a che il tempo avrà cambiato tutto il mondo
Tu non mi sveglierai
Non mi muoverai
Mi saprai cullare
Così io viaggerò e quando tornerò sarai sempre qui
Ad aspettarmi
Nelle tue mani
Navigherai
Come è vero che tempeste buie
Cercheranno di affondarti giù
Negli abissi più profondi tu
Conoscerai l’altra metà
Delle cose che l’inconscio vede
Ti guiderà Leep Nosi
Se un giorno riuscirò ti regalerò le mie visioni
Tu non le umilierai
Non le darai via
Le custodirai
E dormirò fino a che il tempo avrà cambiato tutto il mondo
Tu non invecchierai
Non vedrai mai più
Delle cose ingiuste
E ancora io viaggerò e quando tornerò sarai sempre qui
Potrò toccarti con le mie mani.
Navigherai
Come è vero che tempeste buie
Cercheranno di affondarti giù
Negli abissi più profondi tu
Conoscerai l’altra metà
Delle cose che l’inconscio vede
Ti guiderà Leep Nosi
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9. |
Ombrelli
02:36
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Candido di nuvole
Fischia un trio di flauti che
Pungono la verità
Versaci le attese giù
Io non so che cosa sono
Ma sono qui per chiedere
E succhierò le spugne
Pur di nutrirmi e bere
Pioggia le passioni addosso a questi ombrelli
Sventola i palloni e mescola i cartelli
Spremi l’amore ma scuoti il mio umore
Il succo di qualcosa che mi dia conforto
Ho i lividi distesi fuori e dentro il corpo
Cerca di avere pietà per chi vive a metà
Candido di nuvole
Fischia un trio di flauti che
Pungono la verità
Versaci le attese giù
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10. |
Formiche
03:48
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Spingo un’altalena senza alcuna volonta
Lascio dondolare la mia testa vuota
L’erba dei propositi cresciuta intorno a me
Sento il desiderio di non fare niente
Lingue di bovino ritoccate dal make-up
Posano per ore con il culo al vento
L’ombra é senza forma e dietro un uomo che non c’é
Mi pento se ho pensato di cambiare il mondo
Seguo una lunga fila di formiche
Di nuvole che si evolvono
Mentre l’uomo va ancora in cerca dei suoi numeri
Da individualista
Ma il mio pensiero va aldilà
Tutto il mondo gira con la stessa sincronia
Su case capovolte piove controverso
Ma viste dallo spazio le città diventano
Fragili alveari e le persone
Sono piccoli insetti
Seguo una lunga fila di formiche
Di nuvole che si evolvono
Mentre l’uomo va ancora in cerca dei suoi numeri
Da individualista
Ma il mio pensiero va aldilà
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11. |
Essere Diverso
05:38
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Lascia asciugare i tuoi panni nel sole
Dosati questo benessere in pillole
C’è tanto da fare
Non c’è tempo però.
Passeggiando lungo l’argine
Sono allergico al polline
Sono stanco di adottare usanze neolitiche
Come l’illusione di essere diverso e avere delle proprie idee.
Guarda quante luci nelle case
E come cambiano le cose
E quante sedie e quante statue in piedi
Mentre quel cecchino del destino mira
Ad ogni schiena e ad ogni neo.
Passeggiando lungo l’argine
Incontro personaggi di altre epoche
Mi ricordano battaglie a usanze neolitiche
Ed ora ho la paura di essere diverso e avere delle proprie idee
Tu che mostri sempre il tuo pedegre
Ma sei scappato mentre io ero lì
Nessuna aureola ora
Può salvarti
Proverai che cosa è essere diverso senza avere proprie idee
Passeggiando lungo l’argine
Sono allergico al polline
Sono stanco di adottare usanze neolitiche
Come l’illusione di essere diverso e avere delle proprie idee
Se un giorno smettessimo di parlare
Saremmo noi ovunque un pò più sinceri
Ma sento arrivare un corteo di nuovo
Come la paura di essere diverso e avere delle proprie idee
L’illusione di essere diverso e avere delle proprie idee
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12. |
La paura vinta
02:13
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Giochi con le streghe scrivendo
Perché
Loro non si giochino di te
La paura vinta ce l’hai ancora in fronte
Come la marea ti bagna
E si allontana a onde
Costante nel ritmo
In quei pomeriggi
Nei giorni in cui all’alba
Credevi di aver vinto
Giochi con le streghe scrivendo
Perché
Loro non si giochino di te
La paura vinta ce l’hai ancora in fronte
Come la marea ti bagna
E si allontana a onde
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13. |
Lumaca in strada
05:44
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Costume ed abitudini
Sono alberi sempreverdi
Le mode gli ingialliscono intorno
Secondo le stagioni
E abbiamo ognuno il nostro eroe
Ma è quasi sempre un bluff
Deve esserci qualcosa di meglio
Continua a cercare.
C’è scritto sopra ai corn flakes
Che cosa si può fare per una vita sana
Corpo e mente
La mente no.
Nessuna buona azione in se
Produce debito
L’asfalto brucia i piedi
Come carbone acceso ardente
E noi fachiri del nord
Si può se solo “se”
Se ci convincono che la cenere non ci ustionerà
Libera me Dominae
De morte aeterna
Libera me.
C’è scritto sopra ai corn flakes
Che cosa si può fare per una vita sana
Corpo e mente
La mente no.
E noi fachiri del nord
Si può se solo “se”
Se ci convincono che la cenere non ci ustionerà
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14. |
Esercizi difficili
03:17
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Ti distendo e guardi su
Le pupille si dilatano
Muovi le tue palpebre
Simulando assenze
Veglio su di te
Scopri molte cose qui
Srotolando le tue nuvole
Non c’è un cielo limpido
Ma nel vuoto il sogno sembra vero
E ti tortura il dubbio che hai
Di tornare in te o slegarti via da te
E ti addormenti sempre
Prima di scoprirlo
Brazil Brazil
Pappa-ppai-ra –pappairà-rà
Brazil Brazil
Pappa-ppai-ra-rà-rairà
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15. |
Tutto in equilibrio
05:36
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Prima che le mie parole sembrino
Più stupide che semplici
Portale via
O le farò sparire io per non udirle mai più
Confondermi
Prima che diventi scemo e ti racconti
Sempre cose belle che son tutte uguali
Ricordati che mi hai spiato in posti che anche in te no
Non cambiano
E’ tutto in equilibrio finché ci sta
Il giorno ha la sua parte la notte l’altra
Se mai riuscissi ad invertirli puoi
Portarmi indietro dove vuoi
E ognuno può inventarsi quello che può
Il viale dei bambini è un posto vero
Ed ogni volta che io torno qui
Affondo le radici
Non dirmi cosa devo fare se mi trovi qui
A dormire sotto un ponte
Lo sai da sempre che ho memoria sensibile
Potrei non ricordarmi di cambiare aria alla mia stanza
Mai di te
No
Lo sai da sempre che le pietre non parlano
E’ tutto in equilibrio finché ci sta
Il giorno ha la sua parte la notte l’altra
Se mai riuscissi ad invertirli puoi
Portarmi indietro dove vuoi
E ognuno può inventarsi quello che può
Il viale dei bambini è un posto vero
Ed ogni volta che io torno qui
Affondo le radici
E intanto quel che passa è passato già
Mi servono la fine ma è una lunga cena
Qualsiasi cosa che finisce da la propria vita a un’altra
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16. |
Giorno Libero
03:16
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E’ solo un giorno libero
Ci organizziamo per uscire un pò
Muoversi ci dicono
Sia l’occasione per accorgersi
Di essere qualcosa che
Non fa semplicemente numero
Esci di domenica
E avrai a che fare coi tuoi simili
Eppure c’è qualcosa in me
Che mi fa stare in casa
Vieni a farti visita
Sarai felice di imparare qui
L’aria che respiri tu
Non puoi lasciarla respirare a chi
Sfila in fila alle altre miss
Nella parata delle vanità
Entra per l’oracolo
Ed esce sempre più ridicolo
C’è ancora qualche cosa in me?
Non riuscirò a dormire.
C’è qualche cosa dentro me
Che io non so spiegare
E tutti ne discutono
Illuminati
Non so bene se
Senti come parlano
Ma non c’è tema su cui scrivere
Sfiorano la verità
Che poi la radio irrompe e trucida
E’ solo un giorno libero
Nessun impegno psico-fisico
C’è ancora qualche cosa in me?
Non riuscirò a dormire
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17. |
Venne al mondo
06:30
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La prima cosa che vide fu il volto di sua madre
Spaventosamente gigantesco
Istintivamente familiare
Il secondo sguardo fu alla luce una finestra lo abbaglio
Era domenica
Si aspettavano notizie dai dintorni della luna
Venne al mondo
Qualcuno disse sta bene
Lui pianse
Tutto era cosi nuovo
Prima solo buio
Sentiva suoni e profumi
Gente che odiava
Lo osservava
Venne al mondo
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Tenedle Amsterdam
TNDL is a composer songwriter producer performer born in Florence Italy living in The Netherlands.
Distinguished by a
mix of songwriting, electronic music, themes from the imaginary Tenedle’s projects have led the press to call him a visionary songwriter and his songs described as small films.
T is contemporary independent artist and his music a personal universe. find more atwww.tenedle.com
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